Scopri la proposta della Melchiorre Gioia
La Melchiorre Gioia ha partecipato all’audizione della XII° commissione- affari sociali della camera – presieduta dall’on. Ugo Cappellacci.
Le nostre posizioni sono note e già ampiamente discusse al seminario nella sala Zuccari del Senato della Repubblica il 29 giugno u.s. con esponenti politici ed eminenti rappresentanti del mondo della sanità.
Il nostro gruppo di lavoro ritiene ormai tardiva e inutile la pubblicazione dei decreti attuativi di cui al comma 6 dell’art. 10 (anche se e’ prevista a breve la loro pubblicazione).
Per contro è necessaria una riforma organica della legge che, a 7 anni dalla sua promulgazione, presenta evidenti limiti.
Le assicurazioni private, come risulta dai dati Ivass, hanno di fatto abbandonato il settore in quanto la norma per la gestione dei sinistri fa riferimento alla Rc auto, comparto completamente diverso dalla Responsabilità Professionale Sanitaria.
La banca data Simes istituita con d.m. 11/12/2009 non è alimentata, quindi non fruibile per la valutazione del rischio clinico e il monitoraggio degli eventi avversi.
Le strutture pubbliche non di rado non appostano le riserve e i beni delle Asl non sono pignorabili, quindi il paziente danneggiato, in caso di contenzioso, potrebbe non essere risarcito.
I medici non in regola con la formazione, come previsto dall’ECM, di fatto non sono assicurati così i pazienti che subissero un danno da quel professionista si ritroverebbero senza tutela sotto il profilo risarcitorio.
Dopo 7 anni, manca ancora il Fondo di Garanzia previsto dall’art. 14. Del Fondo non si sa niente: nessuno dei decreti ministeriali che lo riguardano è stato emanato ed è pertanto ancora inoperante.
Ormai è evidente una piena ripresa della medicina difensiva con aggravio di costi della Sanità Pubblica e le strutture più impegnative sotto il profilo della responsabilità come i Pronto Soccorso e i reparti di Medicina d’Urgenza non trovano personale.
I grandi gruppi sanitari privati utilizzano la forma mista la SIR (Self Insurance Retention) con l’auto-gestione per i danni minori e sono assicurati con le compagnie per i danni gravi; tale formula al momento risulta essere la soluzione migliore e dare le maggiori garanzie per tutti, utenti ed operatori.
Al momento, la forbice tra Sanità Pubblica e Privata continua ad allargarsi a scapito degli utenti più deboli.